Il 16 aprile 2025 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la Direttiva (UE) 2025/794, che dovrà essere recepita dagli Stati Membri entro il 31 dicembre 2025. La direttiva introduce proroghe ai termini di applicazione degli obblighi relativi alla rendicontazione di sostenibilità (CSRD) e al dovere di diligenza delle imprese in materia di sostenibilità (CSDDD), andando a modificare l’art. 5 par.2 della CSRD, rinviando di 2 anni l’entrata in vigore degli obblighi di rendicontazione per le grandi imprese che non hanno ancora iniziato a rendicontare e per le PMI quotate.
Le proroghe sono finalizzate a garantire che le imprese non ancora soggette agli obblighi dispongano di un tempo adeguato per adeguarsi ai nuovi requisiti, rappresentando uno strumento di tutela e salvaguardia dell’ecosistema imprenditoriale in un contesto congiunturale complesso, segnato da transizioni normative e tecnologiche ancora in fase di assimilazione sotto il profilo culturale, gestionale e operativo.
Nuove scadenze
Rendicontazione di sostenibilità (CSRD)
Il bilancio di sostenibilità dovrà essere presentato:
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con pubblicazione dal 2028 per gli esercizi aventi inizio dal 1° gennaio 2027 (anziché dal 1° gennaio 2025) per le grandi imprese (escluse le imprese qualificate come enti di interesse pubblico) e le imprese madri di grandi gruppi;
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con pubblicazione dal 2029 per gli esercizi aventi inizio dal 1° gennaio 2028 (anziché dal 1° gennaio 2026) per le PMI quotate; restano escluse le microimprese.
- Le azeìiende extra-europee con significative attività nell’UE manterranno l’blligo invariato a partire dall’esercizio 2028 (con bilancio pubblicato nel 2029)
Rimane confermata l’applicazione a partire dagli esercizi avviati dal 1° gennaio 2024 per le grandi imprese che sono enti di interesse pubblico con più di 500 dipendenti.
Due diligence (CSDDD)
Le modifiche alla Direttiva (UE) 2024/1760 posticipano l’entrata in vigore delle norme sulla due diligence in materia di sostenibilità. Le nuove scadenze sono:
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Dal 26 luglio 2028:
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Società UE con oltre 3.000 dipendenti e fatturato superiore a 900 milioni EUR;
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Società non UE con fatturato nell’UE superiore a 900 milioni EUR.
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Dal 26 luglio 2029: tutte le altre società soggette alla direttiva.
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Rendicontazione legata alla due diligence (art. 16): applicazione posticipata al 1° gennaio 2030 (a seconda della categoria).
Conclusioni
In definitiva, la direttiva conosciuta come “Stop-the-clock” non va interpretata come un passo indietro rispetto all’ambiziosa agenda dell’Unione Europea in materia di sostenibilità. Al contrario, si configura come un intervento di riequilibrio normativo, pensato per adattare il ritmo della regolamentazione alla complessità del contesto attuale. La decisione di posticipare l’entrata in vigore di alcune disposizioni contenute nella CSRD e nella CSDDD nasce dalla consapevolezza che i processi di trasformazione ambientale e sociale richiedono un approccio graduale, che concili visione strategica e fattibilità operativa.
Consulta la Direttiva (UE) 2025/794 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il 16 aprile 2025 a questo link: https://eur-lex.europa.eu/eli/dir/2025/794/oj



